L’insolito Raperonzolo

18 09 2007

– Il cavo pre delle autocostruzioni –

Stanchi di spendere decine di euro per un cablaggio di linea MonsterCable o VanDenHul? Eccovi pronta la soluzione, il cavo Rapunzel. Questo documento è tratto dal sito di audiofanatic, dal quale sembra provenire anche l’ideazione e la progettazione di questo particolare componente.

Come potrete notare, Rapunzel non è schermato. Proprio per cercare di ottenere una “autoschermatura” ho pensato alla sua particolare costruzione, in cui il conduttore di massa, unito a una seconda treccia terminata a un solo capo, finisce per essere una “pseudocalza” solidale al conduttore del segnale. Durante tutte le prove non si è avuto mai nessun problema di captazione di rumore, neppure in presenza di una trasmittente da 100watt in telegrafia, come è capitato durante l’incontro tra autocostruttori di Campogalliano del settembre 2002.
Questo cavo è stato provato su diversi impianti nel corso di diversi mesi, a confronto con prodotti di chiara fama, da Monster Cable a Audio Tekne, e ha sempre messo in luce una estrema analiticità e chiarezza in gamma media e alta, cosa che si riflette in una ottima riproposizione dei piani sonori, sempre ben distinti e ottimamente posizionati. In poche parole si può dire che la “scena” è uno dei punti di forza. Di contro, ma le opinioni sono difformi, si può osservare un comportamento non costante sul lato basse frequenze che, a detta di alcuni, pare perdere in dinamica, oppure non essere pulitissima. Personalmente amo una riproduzione delle basse frequenze veloce e non rimbombante, ho potuto quindi verificare che il Rapunzel da il meglio di sè proprio con i sistemi molto analitici o dove potrebbe esserci un difetto di controllo sul basso, dato che la contestata “asciuttezza” si rivela un toccasana, donando lucidità al basso di molti valvolari oppure facendo sparire un bel po’ della “grana” in gamma media riscontrabile in determinate catene a stato solido.
Ho anche provato a cablare tutto l’impianto con il Rapunzel, ma il risultato è stato di rendere il sistema troppo analitico per i miei gusti, ho quindi preferito inserire una sola coppia di questi cavi, indifferentemente tra CD e pre oppure tra pre e finale, dato che il suo inserimento è chiaramente avvertibile in entrambe le posizioni.
Potete tranquillamente fare le vostre prove per trovare la posizione migliore per l’inserimento nel vostro impianto.

Il costo di questa realizzazione non è eccessivo, mentre il tempo da dedicare è un po’ più di quello necessario per assemblare un normale cavo coassiale. Quindi mettete in conto circa 15 euro di materiali (sempre che non utilizziate connettori RCA in oro massiccio) e due o tre ore di lavoro per completare il tutto.

Occorrente per una coppia da 80cm inguainata:
3 metri di cavo UTP cat.5
4 connettori RCA dorati
due metri di guaina intrecciata plastica RS cod. 389-886
20 cm circa di guaina termoretraibile nera
1 cm circa di guaina termoretraibile rossa
nastro isolante

Da tenere presente che la lavorazione un po’ “complicata” fa sì che ci sia un ritiro di circa il 20% sulla lunghezza dei conduttori, quindi partendo da 1 metro di cat5 si arriverà a circa 80 cm di cavo finale.

La base di partenza, sopra, sono tre spezzoni da 1 metro di cavo UTP cat.5 per uso informatico.

Al suo interno troviamo quattro coppie di cavo AWG24 solid core twistate.

Procedere quindi a “stwistare” le singole coppie, separando il colore pieno da quello alternato al bianco.

Scartare uno dei colori e riunire i restanti tre in due fasci da nove conduttori ciascuno, uno costituito dai conduttori di colore pieno e uno dai colori alternati.

Riunire provvisoriamente tre terzetti di colore diversi per una lunghezza di circa 2cm e, serrando delicatamente la parte riunita in una morsa, procedere con la fase di intrecciatura secondo lo schema classico.

Ottenute sei distinte trecce, tre di colore pieno e tre di colore alternato, separare nuovamente i terminali, agendo con delicatezza per evitare di rompere il conduttore o danneggiare l’isolamento.

Raccogliere nuovamente i conduttori a gruppi di tre, questa volta per colore uguale, per ottenere tre conduttori separati. Quindi intrecciare tra loro le tre trecce, seguendo anche questa volta lo schema classico. Si otterranno quindi due “treccione” costituite ciascuna da tre trecce, una costituita dai conduttori di colore pieno e una con i conduttori bianco/colore.

L’aspetto appare un po’ disordinato, ma è la sostanza quella che conta…

La terminazione dei cavi Rapunzel va eseguita con attenzione, a causa della fragilità dei conduttori. Ricordate, inoltre, che una delle trecce “piccole” costituirà la pseudoschermatura e andrà connessa su uno solo dei lati di massa. In breve, considerando di aver utilizzato i conduttori Blu-Marrone-Arancio e Bianco/Blu-Bianco/Marrone-Bianco/Arancio, possiamo destinare l’Arancione al polo caldo, il Blu alla massa e il Marrone alla “schermatura”. Quindi:

Lato 1:
Arancione, connesso al polo positivo
Blu, connesso a massa
Marrone, connesso a massa

Lato 2:
Arancione, connesso al polo caldo
Blu, connesso a massa
Marrone, non collegato

Per il cavo realizzato utilizzando i conduttori bicolore si seguirà lo stesso ordine.

Scegliere i colori da assegnare alla massa (qui il blu e il marrone) e al polo caldo (qui l’arancione), quindi connettere insieme blu e marrone, piegare verso il basso la parte da saldare, posizionare il tutto in verticale e saldare sul terminale di massa.

Piegare verso il basso il conduttore, fino a toccare la saldatura, quindi serrare il tutto tramite le alette della terminazione di massa usando una pinza.

Isolare la terminazione di massa con del nastro adesivo, controllare con un tester che non vi sia continuità tra il connettore di massa e quello di segnale.

Saldare il polo caldo alla terminazione centrale del connettore.

L’altro capo della treccia va terminata in modo diverso, lasciando scollegata una delle trecce “piccole” precedentemente scelte come conduttori di massa (in questo caso è il marrone). Ricordate che la parte da connettere all’apparecchio collegato alla terra generale dovrà essere quella con entrambe le trecce di massa collegate.

Ed ecco qui la versione inguainata del cavo Rapunzel. Raccomando vivamente l’uso di una guaina “lASCA”, che non stringa le trecce tra loro in modo eccessivo. Ho provato anche a usare la guaina termoretraibile, ma il risultato non è stato dei migliori, forse a causa della variazione della capacità causata dall’avvicinamento dei singoli conduttori sotto l’effetto della termorestrizione della guaina. Procedete con calma e controllate sempre l’isolamento dei conduttori con l’ausilio di un tester, questo per intervenire immediatamente in caso di problemi e non trovarsi alla fine del lavoro a dover smontare il tutto alla ricerca di un banalissimo “corto”.

Oltre ai connettori RCA, bisogna procurarsi della guaina elastica intrecciata, io ho usato quella della RS, codice 389-886. Serve poi un po’ di guaina termoretraibile nera da 6 o 7 mm per serrare le terminazioni interne e due anellini di guaina termoretraibile rossa per marcare il lato del cavo da connettere all’apparecchio collegato alla terra generale.
Attenzione che la dilatazione della guaina intrecciata ne comporta un certo ritiro, quindi state un po’ abbondanti e rifilate alla giusta lunghezza successivamente all’inserimento dei conduttori.

Infilare la “trecciona” nella guaina, eventualmente aiutandosi riunendo con del nastro adesivo i vari cavetti per evitare impuntamenti nella maglia della guaina. Riunire tre a tre i conduttori e twistarli.

Con lo stesso metodo del nastro in carta a riunire i conduttori, infilare tutte le parti necessarie alla terminazione, ovviamente l’anellino rosso sarà inserito a una sola delle estremità.

Procedere quindi a saldare i connettori come già visto per la versione senza guaina.

Isolato il connettore di massa si potrà collegare il polo caldo.

Terminate le saldature si potrà far scorrere la guaina termoretraibile fino a inglobare le terminazioni, impedendo quindi anche lo sfilacciamento della guaina.

Quindi procedere con la chiusura del connettore, posizionando l’isolante interno in dotazione e la molla guidacavo.


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4 responses

30 03 2008
Vincenzo

Delucidazione sui collegamenti:

“”Ricordate che la parte da connettere all’apparecchio collegato alla terra generale dovrà essere quella con entrambe le trecce di massa collegate.””

cosa si intende per apparecchio collegato alla terra generale?
se dovessi collegare tra loro tramite cavo rca in questione un convertitore ed un ampli, su quale apparecchio connetto il cavo rca con le masse collegate?

saluti e grazie

31 03 2008
Davide

Bisogna scoprire quale delle due elettroniche ha le due calze dei pre collegate a massa. Negli ultimi anni, ad esempio, le sorgenti hanno le masse comuni sugli RCA mentre i finali no, a differenza di un tempo dove le autoradio non mostravano riferimenti mentre gli amplificatori si.

19 07 2008
Emanuele

se io volessi utilizzare questo cavo per collegare un lettore cd ad un mixer da che parte andrebbe collegato lo spinotto con le trecce entrabe collegate? o forse mi converrebbe cercare un progetto più adatto?

5 09 2008
daniele

se collego 2 ampli? cioè da un ampli che mi ridà il segnale.dove collego la parte con tutte e 2 le masse?
oppure se lo collego dalla sorgente ad un equalizzatore?

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