Emissione DSR e NPS

19 03 2008

 

Molti limiti vi sono nello sviluppo di un sistema di riproduzione di alta qualità: spesso otteniamo una corretta accuratezza tonale, una buona estensione in frequenza del diffusore, ma raramente è possibile ricreare quel senso di spazialità virtuale proprio invece dell’ambiente reale di registrazione o di esecuzione.
A riguardo di Soundstage abbiamo speso molte parole ed approfondito altrettanto, menzionando le correzioni temporali, gli alloggiamenti, gli orientamenti, gli off-set e via dicendo, tutti espedienti in grado di avvicinare la sensazione d’ascolto a quella più fedele possibile dell’evento originale.
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No Linux, no Party!

18 12 2007

Per il dispiacere di tutti coloro che ancora credono che Linux non possa essere all’altezza di Windows, rispondo con questi due (per ora) interessantissimi video. Sia chiaro, non è qua il vantaggio dell’OS libero, ma già che anche l’occhio vuole la sua parte e in ambito pinguini si può fare tutto con un 486 (e non con Quad core o Blue Genie raffreddati ad uranio impoverito), eccovi i primi contributi:





David Benoit – Freedom at Midnight

1 12 2007

Pianista d’eccellenza, album molto bello del 1987 pubblicato tre anni più tardi dalla GRP Records, tecnicamente valido ma non troppo impegnativo. Si presta benissimo a qualsiasi tipo di ascolto, qui non parliamo del solito CD da solisti: una decisa verve swing e jazz resa possibile dai numerosi strumenti d’accompagnamento favorisce la musicalità e l’orecchiabilità di tutti i brani. Di particolare interesse sottolineo, oltre alla traccia di ingresso “Freedom at Midnight” che intitola l’opera, la traccia numero 4, “The Man With The Panama Hat”, la numero 6 “Morning Sojourn”, la 7 “Tropical Breeze” ed infine la numero 9, “Del Sasser”.
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Lee Ritenour – The Very Best Of

24 11 2007

L’album che propongo oggi è un grestest hits del 2003 dell’ottimo chitarrista Lee Ritenour. Il suono caldo e morbido delle sue corde vi farà apprezzare ogni singola spesa effettuata per il vostro sistema di riproduzione. E’ un disco solista ovviamente, adatto ad un ascolto molto tecnico e di grande concentrazione, ma in molti brani vengono affiancati numerosi strumenti a dare ritmo e vivacità all’esecuzione. Immancabile per gli appassionati di Smooth Jazz, ottimo spunto per chi cerca relax e tranquillità nei propri viaggi o più semplicemente sul divano di casa.
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Madeleine Peyroux – Careless Love

10 11 2007

Uno slow jazz con qualche nota country per l’ottima voce di Madeleine Peyroux, dai toni molto caldi e suadenti (ricorda un pò Norah Jones o Billie Holiday). Un album da solista nel quale hanno comunque collaborato anche ottimi artisti del genere (Dean Parks e Larry Goldings). L’incisione è veramente ottima, non c’è che dire, incisione che sarà in grado di mostrare le doti timbriche del vostro sistema di riproduzione, nonchè mettere a dura prova la gamma media e mediobassa. La voce è davvero spettacolare…
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Brad Mehldau – Live in Tokyo

20 10 2007

Un pianista di natura classica, convertito al jazz. Con questo album la rivista americana “Down Beat” gli conferisce il titolo di “miglior pianista jazz” nel 2004. Sono brani comunque musicali, ma di particolare riferimento per la qualità artistica dell’esibizione e per l’ottima qualità sonora con cui è stato inciso il disco.

Le tracce:

1. Things behind the sun
2. Intro
3. Someone to watch over me
4. From this moment on
5. Monk’s dream
6. Paranoid android
7. How long has this been going on?
8. River man

Ecco un contributo video di “Paranoid Android”, celebre brano dei Radiohead:





Lynyrd Skynyrd – Second Helping

22 09 2007

Chi non ha mai sentito parlare del miglior gruppo di southern rock della storia della musica???

Sono quelli di “Sweet Home Alabama”!!!

E non di certo meno famosa, la loro celebre “Call Me The Breeze”:

Sono proprio loro, i mitici Lynyrd Skynyrd!!! Oggi presento un album tra i loro più conosciuti, Second Helping (1974), contenente tra l’altro, le due canzoni che avete appena ascoltato.
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Dave Grusin – The Collection

8 09 2007

Eccoci al consueto appuntamento del sabato. Oggi presentiamo un album molto particolare, del celebre arrangiatore e pianista jazz Dave Grusin, vincitore dell’Oscar per la miglior colonna sonora di “Milagro”. “The Collection” è un insieme di tracce da lui composte che denotano la grande capacità tecnica dell’artista. L’accompagnamento è spesso di natura elettronica, ma mai graffiante o preponderante rispetto alla morbidezza del tocco del compositore, mentre in alcune composizioni troviamo dei featuring con artisti come Lee Ritenour, Marcus Miller, Eric Gale, Rubens Bassini e molti altri pilastri del genere Fusion sottovento. Conosciuto per le sue colonne sonore, è famoso anche per aver “resuscitato” la musica di artisti del calibro di George Gershwin, Duke Ellington, Henry Mancini. Nato nel 1934 in Colorado fonda nel 1982, con la collaborazione di Larry Rosen la celebre etichetta “GRP Records” (“Rippingtones”, “Acoustic Alchemy” ecc.ecc.) ceduta nel 1994 alla MCA Records (Lynyrd Skynyrd) assorbita poi dalla Universal Music.

Piccolo assaggio di “Mountain Dance” (personalmente la migliore dell’album) sempre accompagnata dal grande chitarrista (non si nota molto nel “live”, ma devo dire tecnica sopraffina su tutto l’assolo nella versione “Studio” del CD)

Ed infine “Early A.M. Attitude” meno tecnica sull’assolo di piano ma decisamente dai toni forti e accesi

IL FIORE ALL’OCCHIELLO. Pur non facente parte di questo CD in questa versione, devo riportare PER FORZA, parlando di Grusin, uno dei suoi più famosi concerti. Da notare la qualità eccelsa dell’audio di questa “An Actor’s Life” da brivido, ricordando che si tratta di un LIVE del 1988 (se avete un buon sistema di riproduzione collegato ad una buona scheda audio lo capirete da soli). Se avete fretta, skippate a 4:40 minuti, ma ascoltate fino alla fine cosa non si inventa con Lee Ritenour e con Tom Scott… QUESTA! è gente che sa fare musica, QUELLA VERA!!!

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Il Condensatore di potenza. Basta con le cazzate!

7 09 2007

Teoria molto diffusa e piuttosto pittoresca, è quella per la quale si ritenga NECESSARIA l’installazione di un condensatore di potenza (di quelli adibiti ad uso car-audio). Sempre più velocemente, dilaga l’idea (tra coloro che credono che gli asini volino e a cui non riesci a far cambiare idea) che senza di quello il loro sistema di riproduzione non potrebbe valere una cicca. Vediamo di capire bene le cose, e di comprendere che non è tutto oro quello che luccica (e i condensatori di oggi luccicano di brutto…).

Il solito – amico esperto che fa le gare – (frase costantemente sulla bocca di tutti) oggi mi ha raccontato che devo comprare un bel condensatore e visto che lei, numero 1 tra gli installatore d’Italia, non ne capisce niente, me ne dia uno con i neon, il NOS e il presepio incluso senza fare troppe storie, così domani posso andare al super radunetto di paese a far vedere quanto suoni meglio il mio impianto con il nuovo aggeggio montato in bella vista, che magari, data la strepitosa qualità del mio impianto stereo con autoradio di serie (la migliore di tutte, visto che le case costruttrici di automobili si sa siano le migliori anche a costruire sorgenti Hi-fi), amplificatori da un trigliardo di watt, altoparlanti di cartoncino da 1000 dB (fatti a mano ovviamente dal mio amico che fa le gare con un corso on-line di “Art Attack”) e condensatore in agguato, ci scappa una bella coppa da far vedere a tutta la compa.
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Yngwie J. Malmsteen – Concerto suite for electric guitar

1 09 2007


Questo è ciò che di meglio si riesce a reperire sulla rete a riguardo di questo concerto (solamente “The first movement” e manca tutta la seconda parte acustica). Il chitarrista, impeccabile come sempre, ha voluto celebrare un suo album del 1998 (Concerto Suite for Electric Guitar and Orchestra in E flat minor, Opus 1) in una versione Live registrata il 17 giugno 2001 con l’orchestra New Japan Philharmonic alla Bunkamura Orchard Hall di Tokyo e pubblicata poi nel 2002. La qualità video (in formato NTSC 4:3) non è purtroppo all’altezza della qualità delle riproduzioni audio (in formato DD 5.1), chiara e limpida in ogni passaggio. I menu e gli extra sono in giapponese e inglese ma si tratta di un supporto “Region 0” quindi compatibile con con un qualsiasi lettore de no altri.
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A tribute to Stevie Ray Vaughan [LIVE]

25 08 2007

Datato 1996, un album a dir poco fantastico. Un tributo ad un grande della grande musica, quella fatta con gli strumenti veri e non con il computer. A distanza di 11 anni, questo DVD detta ancora legge in fatto di tecnica e musicalità. Una kermesse dei migliori del genere, da Eric Clapton all’intramontabile B.B. King, da Buddy Guy a Bonnie Raitt, è sicuramente da ascoltare…
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