Induttanze Hi-End by Mundorf

26 03 2008

Tempo fa avevamo già presentato e visto le caratteristiche degli ottimi condensatori Mundorf ed in particolare nelle 4 serie più prestigiose: M-Cap, M-Cap Supreme, M-Cap Supreme Silver/Oil e M-Cap Supreme Silver/Gold. Oggi invece esamineremo la vasta gamma di induttanze, in modo da aiutare anche chi intende progettare da solo il proprio circuito. Ma prima voglio farvi notare questo breve documento riguardante la tecnologia utilizzata dalla nota casa tedesca: l’impregnazione a vuoto del filo conduttore.


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Morel Ultimo 12

14 03 2008

Il lancio sul mercato di questo particolare altoparlante ha sconvolto non poco gli appassionati di Hi-Fi Car: da sempre Morel è sinonimo di alta qualità ed alta tecnologia, cura dei dettagli e performance sonora. Ciò che mancava era proprio un subwoofer che risultasse in linea con i restanti prodotti, come il kit Elate o i componenti Supremo. Nasce così Morel Ultimo 12, il riferimento per quel che riguarda la riproduzione della gamma ultrabassa.

Già da qualche mese questo subwoofer era entrato nella nostra distribuzione ufficiale, possiamo iniziare ad analizzarlo leggendo i dati tecnici dichiarati dal costruttore nel nostro catalogo on-line. Ma sul numero 171 della nota rivista “ACS” ne è stata pubblicata una vera e propria prova, di cui una copia mi è stata gentilmente inviata dal rappresentante Morel.

Per tutti coloro che hanno intenzione di acquistare tale articolo, questo potrebbe essere un ottimo documento con cui valutarne l’eventuale investimento:

Scarica il test di “ACS” del subwoofer MOREL Ultimo 12





Celestra FA 475x

21 02 2008

Aperta la scatola e via con i collegamenti. Il primo impatto con il Celestra FA475x è quello di un prodotto veramente solido e robusto, è anche parecchio pesante (7.1 Kg) e la conformazione dello chassis con finitura spazzolata lo rende ancor più mistico pur mostrando comunque una linea decisamente sobria.

Tutto ciò di cui abbiamo bisogno lo troviamo sui due lati corti: da una parte notiamo i due fusibili da 30A cadauno e le connessioni di alimentazione e altoparlanti, entrambe magnificamente sovradimensionate e con serraggio a brugola a terminazioni isolate (ottime per un cablaggio a regola d’arte e difficilmente riscontrabili in prodotti di pari fascia). Dall’altra parte invece trovano collocazione i 4 ingressi RCA vicini tra loro e le relative regolazioni.
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Singolo Din o Doppio Din?

7 01 2008

Questo è il dilemma….

O meglio, forse lo era tempo fa, ma con le mode di oggi i doppio din da pochi euro sono sempre più sulla bocca e sulle auto di tutti. Vediamo di svelarne pregi e difetti rispetto al diretto collega.

Innanzitutto dobbiamo per forza di cose dividere il discorso tra doppio Din di qualità e doppio Din economici. Sebbene questi ultimi siano ovviamente i più apprezzabili dalle nostre tasche, non possiamo non notare come la fattura del prodotto in sè e la qualità audio siano più scadenti rispetto a quelli di aziende vere del settore. Ma non credo sia un grosso problema le plastiche poco estetiche e le amplificazioni molli, quando legge usb, sd, mmc, xs, ipod, mp3, mp4, mpg, divx ecc.ecc. abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e altro non ci interessa, giusto?

Quindi, se volete acquistare un doppio Din economico non c’è problema, ma fatelo solo perchè imita i monitor di serie, non perchè abbia le credenziali per gestire un sistema di qualità superiore, o perchè sia effettivamente bello esteticamente.

Passando ai doppio Din “di marca” è possibile fare un confronto diretto con le versioni singolo Din e installandone entrambe le tipologie tutti i giorni credo di poter avere voce in capitolo.
Al di là del fatto che i sintomonitor in genere non nascono con le “opzioni” e le features audio come i sinto CD da plancia (ritardi, filtri, equa, ecc.ecc.) e che quindi dobbiamo sapere in partenza che se vogliamo un impianto di alta qualità dovremo pensare quanto prima ad un processore, potremmo comunque erroneamente acquistare un monitor più o meno in voga per poi scoprire di aver combinato un bel pasticcio (sopratutto se non vi fate consigliare da un installatore, ma date retta al salumiere dell’asta). Quello che ho potuto finora constatare personalmente lo riassumo qui di seguito brevemente.
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Rockford Fosgate 3Sixty.2 (OEM)

28 11 2007

L’avevamo già introdotto parlando degli adattatori di segnale, o convertitori di linea, dedicati all’integrazione OEM. Oggi approfondiamo le caratteristiche dichiarate dal costruttore.

Il prodotto definitivo?

Non lo sappiamo, quello che sappiamo è che un dispositivo di questo calibro è in grado di aggirare tutte le problematiche relative alle elettroniche di intrattenimento che le case costruttrici di automobili installano di serie e non solo.
Il costo è appropriato, il 3Sixty.2 mostra un ottimo rapporto qualità/prezzo, e in più tante e tante funzioni in grado sia di correggere le carenze del sistema di serie che di esaltare quelle del vostro impianto aftermarket.
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Diodi Laser, Fotodiodi e Jitter – Coassiale VS Ottico

27 11 2007

Non staremo qui a sviscerare questioni riguardanti il funzionamento del lettore CD, che probabilmente tutti ben conoscete, ma vogliamo solo distinguere pregi e difetti di queste due attualissime ed importanti tipologie.

All’uscita di tutto il meccanismo ottico/meccanico del lettore (motorino, lente, specchi ecc.ecc.) la strada del segnale si divide in tre verso:

– uscita analogica RCA

– uscita digitale coassiale elettrica

– uscita digitale ottica

Tralasciando appunto così come introdotto il passo numero uno, analizziamo le due differenti tecniche di trasmissione.

LA TRASMISSIONE ELETTRICA DI UN SEGNALE DIGITALE
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iTube su Boston CR 57

20 11 2007

Ecco un bel sistemino d’ascolto che non ti disintegra il portafogli…

Precisiamo subito che l’ambiente d’ascolto (il mio negozio) non è il massimo, ho il soffito a quasi 4 metri e mezzo. Ma a parte questo, andiamo subito a vedere che componenti ho installato per questo kit di prova:

Boston CR 57 – Diffusore a 2 vie separate

iTube – Finale valvolare minimale

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Celestra RA 150x

12 11 2007

Chassis in acciao “fumè”, piccolo e compatto, vediamo come si comporta il piccolo monofonico Celestra RA150x. Il layout delle piste dello stampato è stato accuratamente studiato ed i componenti utilizzati sono di assoluta qualità. Tutto a Mos-Fet discreti, sia alimentatore che finale di potenza, condensatori selezionati e resistenze a strato metallico. Il filtro passa-basso integrato regolabile mostra una pendenza di attenuazione di 18 dB/Oct, ed il passa-alto a 12 dB/oct, entrambi con allineamento Bessel. Riguardo le protezioni, notiamo Leggi il seguito di questo post »





Condensatori Hi-End by Mundorf

8 11 2007

Già si sapeva che i componenti per reti di filtraggio e similari Mundorf fossero il non plus ultra, ma credo che questo documento, che testa le 4 serie di condensatori disponibili, sia quanto di meglio potevamo aspettarci per un confronto sul campo, affidandoci all’esperienza nel settore del celebre Roberto Pallocchia di ACS. Voglio aggiungere un breve paragrafo riguardante la tecnologia impiegata, la cosidetta tecnologia non induttiva degli avvolgimenti.
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Autoradio di Serie – Adattatori Segnale OEM

5 11 2007

Oggi come mai prima, molti sentono la necessità di mantenere la sorgente originale del veicolo, pur senza prescindere da un sistema di riproduzione che sia più performante di quello concesso dalla casa. Ecco che nascono, seguendo queste nuove tendenze di mercato, una serie infinita di convertitori/booster/processori indicati a svolgere questo ruolo. Ma sono tutti buoni? Fanno tutti schifo? O semplicemente ognuno dei vari tipi fa solo cose diverse? In questo articolo racchiuderemo un confronto tra tutti gli adattatori alto Livello / Basso Livello disponibili a catalogo.
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ODR, F#1 o EntryLevel

25 10 2007

Ovviamento c’è il trucco… Oggi volevo fare un quadro della situazione a riguardo delle sorgenti. Nei vari articoli di questo blog trovate spesso (e troverete) riferimenti ad autoradio strepitose, come la F#1 Status o la Pioneer ODR e a convertitori e preamplificatori esterni; e li abbiamo sempre anche spiegati per bene, pregi, difetti, logiche di progettazione ecc.ecc.. Ma com’è che ci si può chiraire le idee su tutti questi prodotti messi sul mercato? Qual’è l’approccio logico corretto per non far confusione ed avere il quadro completo su come spendere i propri soldi?

Innanzitutto riprendiamo brevemente cosa si intende per fonte, scomponendo tutti i vari pezzetti che la costituiscono:

1. Ottica
2. Meccanica
3. Conversione D/A
4. Preamplificazione
5. Filtraggio
6. Allineamento temporale
7. Equalizzazione
8. Driver di linea
9. Uscita RCA (Pre-out)

Le filosofie di pensiero sono sostanzialmente due, mi limiterò a presentarne pregi e difetti, lasciando a voi la possibilità di giudizio.
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Tweeter aperto o tweeter chiuso?

24 10 2007

Così come per i colleghi woofer, anche i tweeter si sono sottoposti, negli anni, agli esperimenti degli scienziati pazzi i quali sempre alla ricerca della performance, si inventavano ogni tipo di stratagemma loro possibile per ottenere il risultato voluto.

I risultati sulla carta che leggiamo dai data-sheet dei componenti attuali, sono pressochè reali, non c’è dubbio, ma la cosa che spesso sfugge è che al di là dei numeri, ciò che ascoltiamo alla fine è musica, non matematica. Sotto questo aspetto, ad esempio, è importante notare, tra tweeter a cupola per i comuni mortali, come questi si differenzino sotto l’aspetto della quota di fissaggio della cupola rispetto al cestello.

Come possiamo vedere, tutti questi driver, comunque buoni, risultano morfologicamente molto diversi tra loro, al di là dei parametri (e del costo):
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AGU o AFC? Quale fusibile è meglio?

19 10 2007

Forse lo sapete già tutti, ma forse no. Comunque sia vi è una bella differenza tra le due tipologie di protezioni non riarmabili: dovete sapere che il classico fusibile a vetro non è un corpo unico… Certo, c’è il vetro… Ma al di là di quello, i due colletti e il conduttore centrale sono SALDATI insieme, non provengono da un unico stampaggio (anche perchè se no il vetro come glielo mettevano???).
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Impact HS6532.S – Alta Efficienza al lavoro

28 09 2007

Recentemente ho installato un sistema 2 vie separate della linea HS (versione con woofer da 165mm, magnete in ferrite) e devo dire che, per gli amanti del genere (sia chiaro), non va affatto male. Una cosa però è da premettere: il crossover è mostruosamente enorme, e in casa Impact si sono ben guardati dal fornirne le dimensioni, mentre ti mostrano soltanto una bella immagine come quella qui sopra facendoti credere che sia su per giù un 10x10cm, quando in realtà è grosso quasi il doppio! Ricordiamoci, quindi, che l’installabilità ne verrà gioco forza a risentire, dato che in portiera sarà difficile trovargli alloggiamento (ergo, filtro in abitacolo e doppia linea da cablare fino all’interno del pannello).
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Alpine F#1 Status: DVI-9990R su PXI-H990

18 09 2007

Eccoci al secondo appuntamento riguardante la prova su strada di questa fantastica sorgente. Dopo aver visto come si comporta, nella versione “base” (in questo articolo) vediamo cosa esca dal magico cilindro se anzichè un convertitore di quelli “super” come il DAI-C990, colleghiamo alla DVI-9990R il suo processore DSP PXI-H990. Leggi il seguito di questo post »





Alpine F#1 Status: DVI-9990R su DAI-C990

18 09 2007

Abbiamo capito che la nuova F#1 Status non può “lavorare” da sola: il lettore da plancia non presenta altre connessioni quali le alimentazioni e lo Ion-Bus proprio perchè, al di là dell’ottica, non è presente nessun’altra circuitazione interna. Le soluzioni in questo caso sono due: abbinare alla sorgente DVI-9990R la sola unità di conversione Digitale/Analogica DAI-C990 (il cui test è trattato in questo articolo) oppure scegliere, per chi non possiede già un sistema di riproduzione “processato”, il pacchetto con il DSP PXI-H990 (analizzato in questo). Ma veniamo al dunque: ricordandoci quali sono i parametri fondamentali nella scelta dell’autoradio, interroghiamo questo sistema per capire quali siano pregi e (eventuali) difetti.
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Due vie o Tre vie? Questo è il dilemma

14 09 2007

Perchè scegliere l’una o l’altra configurazione? Quali sono i principali aspetti che determinano in sostanza la resa acustica differente? Vediamo di capire meglio come stanno le cose, in modo da poter effettuare la scelta progettuale più corretta con cognizione di causa. Non voglio di certo cominciare l’eterna lotta (così come quella Valvole VS Transistor) anche in questo senso, mi limiterò solamente ad esporre le peculiarità dell’una e dell’altra configurazione. A voi, poi, la scelta…
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Northstar NSB75 VS Optima Yellow5.5

13 09 2007

Quale batteria per il car-audio, che si tratti di Hi-Fi, SPL o SoundOut? Abbiamo fatto questa prova con due modelli della stessa fascia delle due migliori marche al mondo di accumulatori, la Northstar NSB75 e la Optima Yellow Top 5.5 e ciò che segue è quanto abbiamo rilevato.

Sappiamo tutti quale sia l’importanza di una batteria “come si deve”, sopratutto quando occorre rapida erogazione e velocità di ricarica, ovvero, quanto sia importante che l’accumulatore si adatti e risponda prontamente ai veloci transienti di consumo, sia in ambito Hi-fi che, a maggior ragione, in impianti da SPL e SoundOut. Due solo le migliori indiscusse aziende sul mercato nel campo della progettazione e sviluppo di batterie specifiche “Car-Audio”: la Northstar e la Optima Batteries. Vediamo di confrontarle ed eleggere la “regina degli accumulatori”.
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Preamplificatori Hi-End a confronto

1 09 2007

Celestra VApx VS Hss Fidelity DMT4 Anniversario

E’ difficile in poche righe spiegare le differenze tra due prodotti di altissimo livello come questi. Le tipologie di progettazione sono radicalmente opposte (l’eterno confronto tra le valvole e i transistor) e se ricordiamo che si parla di due articoli di due aziende leader praticamente a livello mondiale le cose si fanno ben più complicate… Comunque sia vediamo di insinuarci all’interno dei telai e scoprire cosa si cela dentro, anche per aiutare coloro che hanno intenzione di sostenere una spesa simile, su quale dei due debbano orientarsi.
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Soundstream T4-15 su Boston GT28

22 08 2007

Purtroppo ho brutte notizie.

Effettuto il rodaggio

Intallato il sub in cassa reflex consigliata da Soundstream stessa

Collegato alla “saldatrice” Boston GT 28

Installato nel baule di una Fiat Punto ’03

Durata del centratore: 5 minuti

Speriamo fosse solo un difetto di fabbrica. La tenuta in potenza è ben più alta di quella erogata dall’amplificatore, ma non c’è stato verso. Il centratore si è completamente scollato dal cestello. Mi sta bene che il finale Boston sia veramente cattivo, ma fino a questo punto…

Il subwoofer di contro è veramente un ottimo prodotto, personalmente fuori range dato il diametro, ma si parla comunque di un signor altoparlante…

Aggiornamento 12/09/2007
Era un difetto di fabbrica… Il centratore era stato incollato probabilmente ad una temperatura “scorretta” o la catalisi della bi-componente aveva avuto qualche problemino…