Induttanze Hi-End by Mundorf

26 03 2008

Tempo fa avevamo già presentato e visto le caratteristiche degli ottimi condensatori Mundorf ed in particolare nelle 4 serie più prestigiose: M-Cap, M-Cap Supreme, M-Cap Supreme Silver/Oil e M-Cap Supreme Silver/Gold. Oggi invece esamineremo la vasta gamma di induttanze, in modo da aiutare anche chi intende progettare da solo il proprio circuito. Ma prima voglio farvi notare questo breve documento riguardante la tecnologia utilizzata dalla nota casa tedesca: l’impregnazione a vuoto del filo conduttore.


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Emissione DSR e NPS

19 03 2008

 

Molti limiti vi sono nello sviluppo di un sistema di riproduzione di alta qualità: spesso otteniamo una corretta accuratezza tonale, una buona estensione in frequenza del diffusore, ma raramente è possibile ricreare quel senso di spazialità virtuale proprio invece dell’ambiente reale di registrazione o di esecuzione.
A riguardo di Soundstage abbiamo speso molte parole ed approfondito altrettanto, menzionando le correzioni temporali, gli alloggiamenti, gli orientamenti, gli off-set e via dicendo, tutti espedienti in grado di avvicinare la sensazione d’ascolto a quella più fedele possibile dell’evento originale.
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Air Wiring – Sviluppare un Crossover

11 03 2008

Qual’è il modo migliore per cablare una circuitazione? Lo stampato, direte voi…

In alcuni casi è anche vero, ma ricordiamoci che preparare un PCB, e preparane uno di qualità superiore per la connessione dei nostri componenti potrebbe non risultare così immediato, lo abbiamo visto proprio in questo articolo, dove analizzavamo i passi necessari alla realizzazione di uno stampato; sopratutto se pensiamo al tempo che si va a perdere, tempo che non potremo dedicare all’ascolto vero e proprio e alla parametrizzazione del circuito stesso.

Una vecchia ma molto valida tecnica, è quella del cosidetto “cablaggio in aria” o appunto “air-wiring”. E’ utilizzata principalmente nelle elettroniche valvolari, ma nessuno ci vieta di implementarla, “rivisitata”, anche nelle nostre circuitazioni autocostruite delle reti di filtraggio e di compensazione. Tale cablaggio permette una connessione dei componenti senza l’ausilio di stampati nè di supporti extra, come qui:
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Realizzare un PCB (Printed-Circuit-Board)

27 02 2008

Quando le molte connessioni o la complessità dello schema si “fanno sentire” è necessario trovare un metodo efficace per sviluppare la circuitazione. In questo primo tutorial vedremo come realizzare uno stampato, così da poter dare ordine e pulizia al circuito.

IL PCBdettagli

Il PCB non è altro che una basetta su cui “viaggeranno” le piste che dovranno effettuare i collegamenti elettrici tra i componenti. I materiali di cui è composto sono sostanzialmente due: bachelite o vetronite. La bachelite, di colore marroncino, è comoda poichè più “duttile” (segare, tagliare, forare) ma presenta minor prestazioni ad alta frequenza. La vetronite, invece, di colore verdone traslucido, mostra delle caratteristiche elettriche migliori ma è più difficile da lavorare meccanicamente (dato il contenuto del legante vetro) ed è più costosa.
Originariamente il PCB si presenta come un sandwich di bachelite o vetronite, appunto, ricoperto interamente di materiale conduttore: quello che dovremo fare, in poche parole, sarà eliminare tutto il rame che non occorre, lasciando solamente quello di cui abbiamo bisogno per le connessioni dei componenti.
Ma prima di tutto, andiamo a vedere come possiamo fare per trasferire lo schema elettrico dalla carta alla basetta per analizzare poi l’incisione vera e propria, dove opereremo la “sottrazione” di materiale dal PCB interamente ricoperto per ottenere le nostre piste.
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Simuliamo un Crossover con Cross PC (Parte Seconda)

26 02 2008

Dopo aver visto come si comporta Cross PC come calcolatore, vediamo oggi cosa esce dal magico cilindro, interpellandolo come simulatore.

Come prima prova “didattica” utilizzeremo il progetto PARTRES di default. La procedura sarà la seguente: modellizzare gli altoparlanti, calcolarne il filtro ideale, analizzarne la risposta una volta applicato anche il carico reale, analizzare la risposta globale del sistema completo trasduttori + crossover.

FASE 1 – ALTOPARLANTI IN ARIA LIBERA

Andiamo subito, tramite il menu Verifica, ad eliminare la R1 che imposta Cross PC nel ramo Passa-Basso del filtro.


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Simuliamo un Crossover con Cross PC (Parte Prima)

25 02 2008

Eccoci alla seconda “prova su strada”. Dopo Bass PC oggi vediamo una simulazione di una rete di filtro con Cross PC.

Abbiamo detto che questo software è in grado di essere utilizzato come calcolatore ma anche come simulatore. Analizzeremo entrambe le caratteristiche in due tutorial differenti. Partiamo oggi con il calcolo puro e semplice.

CROSSOVER 2 VIE – WOOFER/TWEETER

Dato che non ci interessa simulare alcunchè, ma solamente estrarre dei valori numerici, non ci interesserà nemmeno caricare eventuali dati di sistema di determinati altoparlanti, ce ne basta conoscere la Re (resistenza elettrica in corrente continua della bobina mobile). Selezioniamo quindi il menu Progetto:


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Simuliamo un subwoofer con Bass PC

23 02 2008

Ora che abbiamo imparato ad usare Bass PC e Cross PC, vedremo come modellizzare un sistema reale e non solo “didattico.

Partiamo con Bass. In questa simulazione utilizzeremo un subwoofer RES, esattamente il PR300N32.

Dato che la cartella RES nella directory SPEAKERS è già presente, non è necessario crearne una appositamente.

Apriamo Bass, selezioniamo Altoparlante>Inserisce

Dopodichè procediamo all’inserimento dei valori del nostro subwoofer.


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Guida all’uso di Bass PC

23 02 2008

Oggi voglio parlarvi invece di un simulatore per casse acustiche, realizzato anch’esso da Renato Giussani ed utilizzato da molti professionisti del settore. La versione attuale è la Bass PC 3.0, cominciamo con effettuarne il DOWNLOAD, è un file .exe ma state tranquilli, non ci sono rischi di virus.

Piccola nota: entrambe i programmi, CrossPC di qui abbiamo parlato ieri e BassPC, possono girare anche in ambienti Linux. Come alcuni di voi già sanno, sul mio pc ho installato Ubuntu Gutsy 7.10, ottima distro di Linux, tra l’altro. Bene, per tutti gli utenti del pinguino, è possibile emulare l’ambiente DOS per poter far girare questi software. Scrivo con piacere questo appunto, rivolgendomi particolarmente ad un mio cliente che mi fece notare come Bass30 non fosse compatibile con Linux. Effettivamente, a differenza di Cross PC che parte senza problemi con Dos Emulator, per Bass è necessario un piccolo accorgimento:

Se tentiamo, tramite interfaccia “xdosmenu” di “Dos Emulator”, di lanciare il file bass30.exe, il sistema ci darà errore, sostenendo che è necessaria la presenza di un sistema operativo Microsoft Windows per il funzionamento di tale programma.

Dobbiamo allora installare “Wine”, che ci farà magicamente capire che il file bass30.exe è in realtà un archivio. Dopo che lo avrà scompattato otterremo vari file e cartelle. Copiamo tutto e spostiamoci in:

HOME/.dosemu/drive_c

creiamo una cartella chiamata bass30 e incolliamovi dentro tutto il contenuto estratto precedentemente. Fatto questo basterà lanciare “Dos Emulator” e digitare in sequenza i comandi:

cd bass30/

bass30.exe

per approdare alla schermata di presentazione del programma:


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Guida all’uso di Cross PC

22 02 2008

Uno dei migliori simulatori per reti di crossover passive è l’ottimo Cross Pc, ora arrivato alla sua versione 4.2f, sviluppato dal celebre Renato Giussani. E’ un software veramente molto potente in grado di modellizzare non solo la rete di filtraggio, ma anche il sistema di altoparlanti e l’ambiente d’ascolto.

Cominciamo con l’effettuare il DOWNLOAD del programma, un semplice pacchetto .zip. Per tutti gli utenti Linux basterà l’ausilio di “Dos Emulator”, in grado di far girare il programma. Basterà scompattare l’archivio .zip, creare una cartella da nominare cross42f e incollarvi dentro tutto il contenuto appena estratto. Dopodichè sposteremo tale cartella nel percorso di default dell’emulatore:

HOME/.dosemu/drive_c/

A questo punto basterà lanciare “Dos Emulator”, spostarsi nella cartella di Cross con il comando

cd cross42f/

per poi lanciare il programma con il comando

cross42f.exe

Ma torniamo indietro un attimo. Nella cartella troverete, tra i vari file, CROSS42F.EXE che è l’eseguibile del programma, CROSS40.INI, l’ultima configurazione di progetto salvata e la cartella XVR contenente sia i progetti caricabili di default che i vostri personali. In questo modo potremo salvare tutti i dati inseriti nel programma per riutilizzarli in un secondo momento.

Lasciamo da parte il mouse, prendiamo sotto mano la tastiera e lanciamo CROSS42F.EXE per accedere alla schermata di menu principale.

IL MENU INIZIO


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Il fattore di merito del filtro

19 02 2008

Questo articolo vuole essere più una delucidazione che altro a riguardo del quarto appuntamento sui crossover pubblicato pochi giorni fa, dove vedevamo quali fossero le espressioni matematiche da utilizzare per il calcolo dei componenti da inserire nelle nostre reti.

Si era espressamente parlato in partenza di allineamenti di vario tipo (APC, CPC, COMP), questione che oggi voglio sollevare ed approfondire. Quando parliamo di reti di filtraggio ad hoc, non possiamo non tenere conto di tutta una serie di aspetti che andranno ad interferire, nel bene o nel male, con la resa sonora finale del sistema. Sappiamo tutti benissimo come la zona d’incrocio sia la più cruciale e delicata: è possibile quindi sfruttare diverse teorie per agevolare ed ottimizzare il “passaggio” dall’emissione di un altoparlante a quella di un altro modificando proprio il comportamento della rete dalla risposta lineare a quella attenuata agendo sul Q del filtro, ovvero il suo fattore di merito.
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Formulario Crossover

16 02 2008

Abbiamo detto più e più volte che le formule per il calcolo dei componenti per filtri passivi non siano propriamente corrette, o meglio, che diventano corrette solo in precisi e particolari casi specifici, dove conosciamo con assoluta certezza il significato ed il valore di ogni grandezza. Per tutti coloro che si sono sintonizzati per la prima volta, voglio rimandarli ai quattro articoli dedicati alla questione filtraggio passivo, introduzione e realtivi approfondimenti:

Il Crossover. Perchè è importante?
L’impedenza dell’altoparlante
Compensiamo l’impedenza
Il fattore di merito del filtro

In questi paragrafi abbiamo capito molte cose, tutte importanti, ed abbiamo scoperto che i valori da inserire nelle formule non sono così di immediato rilevamento. Abbiamo discusso riguardo crossover di vario ordine, celle di compensazione RLC, celle Zobel RC, ecc.ecc. In questo articolo voglio riassumere un prontuario per il calcolo di circuiti con allineamento differente (Butterwoth, Linkwitz-Riley, Bessel). In rete ne troverete di “automatici”, basta inserire i valori ed il gioco è fatto, ma credo sia comunque giusto mettere in rilievo i perchè e i per come dei risultati ottenuti, sopratutto se contiamo che spesso, tali strumenti, non ci danno la possibilità di agire sul fattore Q.

Spendiamo qualche parola a riguardo, ma ci torneremo in un articolo dedicato. L’allineamento del filtro è una caratteristica importante, molto importante, e determina il tipo di risposta in corrispondenza dell’incrocio. Sostanzialmente abbiamo tre modi differenti di operare su tale andamento:

– APC incrocia con 6dB di attenuazione, garantisce una risposta in frequenza sull’asse piatta e la potenza acustica immessa nell’ambiente all’incrocio mostra 3dB di attenuazione, cosa che può influire sullo spettro del campo riverberato.

– CPC incrocia con 3dB di attenuazione, garantisce la risposta in potenza piatta e la risposta in frequenza sull’asse si enfatizza di 3dB.

– COMPR è la soluzione intermedia tra i due andamenti precedenti.
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Navigazione su BMW Serie 1

31 01 2008

SENSORI DI PARCHEGGIO, AVVISI DI SISTEMA E RETE IN FIBRA OTTICA SOTTO ACCUSA!!!

Mettiamo caso vogliate installare un sistema di qualità sulla vostra vettura, a logica basterebbe estrarre l’autoradio di serie, connettere al massimo cablaggio di raccordo Fakra-Iso, cablaggio di raccordo antenna, mascherina dedicata e fine lì. Purtroppo però le cose non sono così semplici. I bastoni tra le ruote sono più d’uno, alcuni anche in funzione del tipo di impianto audio di cui la vettura dispone in origine.

Questa è la richiesta:
“Voglio installare sulla mia BMW Serie 1 2008 con sistema originale Hi-Fi un nuovo impianto di navigazione satellitare Clarion su relativo Sinto Monitor DVD, con collegamento i-Pod e vivavoce Bluetooth, comandando il tutto anche dal volante.”

Date le innumerevoli variabili in gioco, prenderò in considerazione solamente questa particolare vettura, BMW Serie 1 2008 con sistema d’origine denominato Hi-Fi, ovvero 10 altoparlanti e autoradio Professional. La vettura in questione dispone anche di rete MOST in fibra ottica e di sistema elettronico pdc (sensori parcheggio) anteriore e posteriore. Vedremo poi per quale motivo ci interessa tanto questo aspetto.

Qualsiasi altra versione differisce da questa in più di un elemento e pertanto tale articolo non può risultare una valida guida.

Partiamo con un’idea di massima di quello che dovremo fare:

CAPITOLO 1 – I segnali
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Cablaggi ISO

30 01 2008

Aggiornato ad oggi l’elenco completo dei cablaggi ISO per autoradio aftermarket che potrete trovare nel nostro catalogo:
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Primo Impianto Ford Fiesta

19 01 2008

Gli impianti di alta qualità e i sistemi esoterici in genere non nascono di certo dal nulla. Per appassionarsi al mondo dell’Hi-Fi di qualità è anche necessario partire a volte con interventi modesti ma efficaci e progredire pian piano. Oggi vediamo cosa si può fare e come farlo su una Ford Fiesta 02> senza spendere un capitale.

Piccola nota: la prima versione di Fiesta di quelle “annate” mostrava una plancia dove la radio sembrava divisa in 3 parti, comandi, display e lettore cd. Eccovi un’immagine:

La sorgente è ovviamente una sola, la consolle che la sormonta va lavorata con cura per eliminare le due divisorie (oppure potete acquistare direttamente quella del modello restyling, che non ha questo problema).

In questo caso specifico, però, l’auto in questione è immatricolata 2003 e presenta già la plancia con un unico grosso vano 2 din, senza divisorie. Eccone un’immagine: Leggi il seguito di questo post »





Stabilizzare la tensione di filamento

7 01 2008

Un grosso problema che ci mette il bastone tra le ruote, quando si parla di filamenti, è la relativa alimentazione. Bisogna essere sicuri che i 12V con cui diamo energia, ad esempio, alla serie di due ECC86, siano i più stabili possibili. Sappiamo benissimo che la tensione della batteria varia da 11,5V fino a 14V, e sappiamo che tra i contatti 4 e 5 della valvola non possano esserci più di 6,3V.

Purtroppo in ambito car non è così facile come per i cugini Home, poichè la nostra tensione “di rete” non può essere manipolata in maniera immediata, non essendo alternata. Ma ecco che i componenti della serie LM78XX e dei comunissimi diodi riusciranno a sistemare le cose.

LM7812
Il primo di questi che potrebbe venirci in mente sarebbe lo stabilizzatore LM7812 che, lo dice la parola stessa, stabilizza i 12V in uscita prelevando in ingresso tensioni “ballerine”. Ma c’è un però. Ed il però è questo: guardando il datasheet leggiamo che in un range limite di corrente assorbita compresa tra 5.0mA e 1.0A (che ci va bene), questo componente renderà in uscita una tensione tipica di 12V se e solo se l’ingresso è compreso tra 14,5V e 27V. Ed è ovvio immaginarlo, essendo impossibile che il nostro piccolo dispositivo sia in grado di “inventare Volt” senza “consumarne”… Questo “scalino” è dovuto alla tensione di Drop-Out, ovvero alla differenza tra il valore in uscita minimo e quello in entrata (in questo caso di 14,5V – 12V = 2,5V).

E quindi che si fa?

E’ presto detto. Vediamo qui di seguito la piedinatura di un LM78XX generico:


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Tubes Datasheet

14 12 2007

Preamp Tubes

ECC81 / 12AT7

ECC82 / 12AU7

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Generatore di toni

11 12 2007

Forse molti lo conosceranno già, si tratta di un software semplicissimo, gratuito nella versione demo, in grado di generare forme d’onda diverse, a diverse frequenze, da poter poi essere incise direttamente su disco in formato wave. Niente male, direi…

Con questo strumento potrete direttamente a casa vostra crare il vostro cd test di tracce tecniche (mono/stereo) per la “monitorizzazione” di eventuali risonanze dei pannelli o del baule, controllare il bilanciamento spettrale complessivo con il rumore rosa ecc.ecc. In sostanza, un piccolo generatore di frequenze per pc…

Il programma si chiama Tone Generator ed è della NCH Swift Sound.

Ecco il link allla home page:
www.nch.com.au
E quello specifico per il download del software:
www.nch.com.au/tonegen/index.html

Qualche screenshot:


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Costruire una Tasca Altoparlanti passo passo (Il ritorno)

23 11 2007

Nel primo brevissimo articolo sulla costruzione di una tasca per altoparlanti partendo da zero, avevamo introdotto le generalità della questione. Si era infatti parlato più a livello teorico che pratico, ricordandoci quali dovessero essere i punti salienti da affrontare. Infine si era detto che questo era solo uno dei modi per sviluppare una struttura acusticamente degna di nota: oggi vedremo il secondo metodo, in base alla vostra auto potrete scegliere l’uno o l’altro.

Il prerequisito
Nel precedente articolo avevamo detto: sviluppiamo una struttura solida, lavorata davanti, dietro e ai lati, da applicare al pannello originale. Oggi invece diciamo: lasciamo stare il pannello, le cui sagome sono troppo complesse da rilevare e colleghiamo la struttura direttamente al lamierato.
L’idea infatti è quella di usare il pannello come semplice maschera di copertura. Così facendo non avremo il grosso impiccio della sagomatura del lato posteriore della tasca, difficile e lunga da realizzare.
Come fare?
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Riparare una saldatura distaccata

21 11 2007

Mentre facevo un pò di esperimenti qui in negozio, mi sono trovato da dover connettere due prolunche RCA che come ben sapete terminano con il connettore maschio. Non disponendo al momento di raccordi femmina-femmina mi sono detto: ma perchè non utilizzare un bel disaccoppiatore di massa?

La Dietz ne faceva uno molto buono, così elimino anche eventuali disturbi sul segnale, e in più fornisce ingressi e uscite RCA femmine…

Benissimo, faccio i miei bei collegamenti, e accade il patatrac: un canale non ha assolutamente intenzione di suonare, o meglio, di suonare bene. Mi tocca mettere mano ai plug, muovendoli, per sentire qualche miglioramento, ma non posso mica pensare di tenere uno spessore tra le due spine vita natural durante… Così mi accingo ad aprire il povero disaccoppiatore (che tra parentesi era nuovo nuovento)


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Saldiamo davvero

21 11 2007

L’altro giono abbiamo visto di quali attrezzi avevamo bisogno per cominciare. Oggi vediamo cosa fare con questi aggeggi e come farlo.

Innanzitutto puliamo bene la punta del saldatore, immergendola nella pasta disossidante per poi passarla con attenzione sulla spugnetta bella inumidita. E’ molto importante che sia lucente così come quando era nuova, se risulta brunita o intaccata pesantemente dalle incrostazioni è meglio buttarla che tentare di raschiarla o di salvare il salvabile.

La regolazione della temperatura deve essere fatta in questo modo:
– bassa temperatura per piccole saldature o per saldature di componenti delicati
– alta temperatura per saldature grosse ed eventuali saldature di fissaggio fisico dei componenti

SALDARE I CAVI TRA LORO
Capita, e non solo nel caso di un circuito elettrico, di dover saldare dei cablaggi tra loro invece che Leggi il seguito di questo post »