No Linux, no Party!

18 12 2007

Per il dispiacere di tutti coloro che ancora credono che Linux non possa essere all’altezza di Windows, rispondo con questi due (per ora) interessantissimi video. Sia chiaro, non è qua il vantaggio dell’OS libero, ma già che anche l’occhio vuole la sua parte e in ambito pinguini si può fare tutto con un 486 (e non con Quad core o Blue Genie raffreddati ad uranio impoverito), eccovi i primi contributi:





Tubes Datasheet

14 12 2007

Preamp Tubes

ECC81 / 12AT7

ECC82 / 12AU7

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Generatore di toni

11 12 2007

Forse molti lo conosceranno già, si tratta di un software semplicissimo, gratuito nella versione demo, in grado di generare forme d’onda diverse, a diverse frequenze, da poter poi essere incise direttamente su disco in formato wave. Niente male, direi…

Con questo strumento potrete direttamente a casa vostra crare il vostro cd test di tracce tecniche (mono/stereo) per la “monitorizzazione” di eventuali risonanze dei pannelli o del baule, controllare il bilanciamento spettrale complessivo con il rumore rosa ecc.ecc. In sostanza, un piccolo generatore di frequenze per pc…

Il programma si chiama Tone Generator ed è della NCH Swift Sound.

Ecco il link allla home page:
www.nch.com.au
E quello specifico per il download del software:
www.nch.com.au/tonegen/index.html

Qualche screenshot:


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Open Info -> Closed Info

10 12 2007

E’ un vero peccato vedere come in certi ambiti vada avanti il mondo. E’ davvero un vero peccato scoprire come si pubblicizzi così tanto l’informazione libera ma poi venga fatto di tutto per recintarla e confinarla. Ed è ancor più un peccato che nascondendo opportunità gli altrimenti fruitori vaghino nel web verso l’ignoto.

Io sono convinto che se “madre natura” ci ha dato certi strumenti sia lecito utilizzarli. Questo sito è nato proprio per questo motivo…

Dato che i fenomeni legati alla riproduzione non sono questioni da bar o esprimibili in due righe, una trattazione completa e argomentata non può che essere d’aiuto… Sopratutto se gratuita… E’ ancora più utile, no?

Eppure c’è chi ha comunque da ridire, attaccandosi a moralità evanescenti che prevedono invece la mala fede di chiunque sia un operatore o un tecnico “addetto ai lavori”. Ed è un controsenso bello e buono: se da neofita cerchi risposte, dattele da solo o fatti consigliare dal primo che capita perchè se da studioso le risposte le hai non le puoi dare, dato che hai anche, in altri ambiti, un tornaconto economico.

Un supporto può essere importante per chiunque, indipendentemente da chi lo fornisce. Anzi, in teoria è proprio chi ha o ha avuto la possibilità di studiare che abbia poi anche voce in capitolo e di conseguenza la risposta che stavamo cercando. Personalmente sono sempre stato molto attratto da tutte le persone che dimostravano di saperla lunga (non che io sia di questi, ci mancherebbe), mi sono sempre fatto affascinare da chi espone un problema, lo argomenta, lo dimostra, dimostra anche il perchè non possa essere altrimenti o gli eventuali limiti di una teoria sulla quale lavorare ancora ed approfondire. Bisognava però stare attenti, e da “ignoranti” è difficile proprio perchè non hai termini di paragone. Nel mio piccolo ho capito quindi che ci sono quelli che sanno darti una risposta, quelli che non sanno dartela e quelli che tentano di darla con un collage di input ricevuti di dubbia o comunque non certa autorevolezza.

Ed è proprio questo il limite di Internet e di tutte le piattaforme di scambio di opinioni. L’impossibilità di scremare, di quantificare la qualità dell’informazione data fa sì che chiunque abbia in mano strumenti dalle potenzialità ben superiori rispetto a quanto non “dovrebbe permettersi”. Ma le cose stanno così e noi non ci possiamo fare niente.

Io stesso potrei aver riempito queste pagine di complete scemenze, ma nessuno mi obbliga a non farlo, così come nessuno vi obbliga a leggerle.

Dovete fidarvi!!! Ma lascio una porta aperta a tutti, contestatori inclusi a maggior ragione…

Ma il vero problema è che non siamo capaci di ascoltare. Ci facciamo letteralmente soggiogare dai nomi famosi o dall’andamento del mercato e anche qui decidiamo in base a tutto fuorchè a ciò che di significativo vi era realmente.

E’ difficile, certamente, ma proviamo a toglierci dalla testa i preconcetti e assaporare ogni esperienza diretta come unica nel suo genere, senza fraintendimenti e senza comparazioni azzardate. Potremmo scoprire che tutto ciò su cui si basavano le nostre idee di ieri, è oggi l’insieme di teorie da cui star bene alla larga.

Quindi, prima l’informazione, e diamoci da fare per ottenerne una relamente “Open”, poi resettiamo le nostre personalissime fondamenta ideologiche, ed infine lavoriamo sul serio per raggiungere il nostro obiettivo. Solo in questo modo avremo davvero imparato qualcosa e saremo anche noi in grado di rispondere, oltre che di domandare.





Valvole per tutti (3)

7 12 2007

Sviluppiamo un’elettronica valvolare di altissima qualità – Parte Terza

Dopo aver menzionato il preamplificatore minimale da 40€, facilmente upgradabile ad amplificatore di potenza “completo”, oggi voglio esporre una nuova idea che mi è balenata.

Inserire la valvola, o meglio, la sua timbrica, all’interno della nostra catena audio, potrebbe avvenire anche non necessariamente in uno stadio di preamplificazione o di potenza…
E dove le montiamo, direte voi, nei crossover???
No di certo…
Quello che voglio dire è che se in ambito domestico un preamplificatore è necessario sia poichè è in grado di accettare in ingresso numerose sorgenti e commutarle, sia poichè il segnale in uscita da queste sorgenti è piuttosto scarsino (anche rispetto alle sensibilità di ingresso dei finali), le elettroniche del “nostro campo” denotano invece brillanti qualità, sotto questo aspetto.
Sorgenti da 5V o maggiori di uscita pre e finali in grado di accettarne anche 8 o più… E quindi un pre a cosa ci serve, se la fonte oltre ad uscire con un livello decisamente alto è una sola e non ha bisogno di essere switchata con DVD, Decoder Sky, giradischi e chi più ne ha più ne metta?

Ecco la soluzione: inseguitore catodico a guadagno unitario

Che paroloni… Alla fine si tratta di un semplice circuito che non preamplifica, non alza nessun valore, non ha controlli strani (giacchè tutto viene gestito in altre sedi dagli altri componenti del sistema) ma il segnale passerà attraverso uno stadio buffer interamente a VALVOLE senza l’ausilio (probabilmente) di alimentazioni esterne…

Per ora sto pensando al circuito, tenete controllato questo post, perchè sembra si possano gestire anche buoni livelli in ingresso…

AGGIORNAMENTO 12 DICEMBRE 2007

Ecco il circuito di un minimale inseguitore catodico. Accetta in ingresso segnali fino a 2,5 Vrms (7,07 Vpp) e fornisce in uscita 2 Vrms (5,66 Vpp) per carichi compresi tra 20 e 50 Kohm.
Sebbene lavori con distorsioni ottimali (visto il circuito) con 0,5 Vrms o meno, un ingresso più elevato ai limiti del clip donerà certamente quella caratteristica enfatizzazione di seconda armonica tipica della valvola. Non abbiamo davanti agli occhi un pre allo stato dell’arte, ma un semplice buffer che con una singola valvola (eliminando la resistenza da 16 ohm e collegando i filamenti in serie) si collocherà tra sorgente e finale, in maniera del tutto invisibile (basetta 8×10 cm) ma più importante ancora, economica.





Valvole per tutti (2)

6 12 2007

Sviluppiamo un’elettronica valvolare di altissima qualità – Parte Seconda

Il problema affrontanto nella prima puntata mi ha dato modo di riflettere.
Lavorare con le valvole, autocostruire, e via dicendo sono tutte cose molto belle e affascinanti. La ragione fondamentale per la quale un pre o, allargando il ragionamento, un finale di qualità da auto costino quello che costino è dato dal fatto che al di là della qualità intrinseca dei componenti (cavo elettrico o cavo in argento – condensatori elettrolitici o poliestere o polipropilene o carta/olio) i triodi per funzionare hanno bisogno di:

– Trasformatore d’alimentazione
– Tensione di alimentazione del filamento di valore X
– Tensione anodica di “funzionamento” di valore Y
– Trasformatori di uscita (che si eliminano nella circuitazione OTL)

I trasformatori cambiano il suono dal giorno alla notte se non sono di qualità e le tensioni anodiche, più che di quelle di alimentazione del filamento, vanno tipicamente dai 100V ai 1000V della mitica 211, il supervalvolone alto quasi una spanna, di cui ne potete vedere una bella immagine ad alta risoluzione qui sotto.


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L’importanza dell’insonorizzazione

1 12 2007

Non vogliamo in questo articolo menzionare marche e modelli dei prodotti per le insonorizzazioni, ma solamente capire in quante e quali famiglie questi si possano suddividere, a seconda del lavoro che vengono chiamati a svolgere, e sopratutto il perchè sia di fondamentale importanza un trattamento acustico mirato e professionale.

Guardiamo innanzitutto, in questo grafico, qual’è a grandi linee la problematica da affrontare:

Ovviamente nella realtà le cose si fanno ben più complicate, non si ragiona a “freccine” ma a campi (che sono di gran lunga tutt’altro paio di maniche) ma un’analisi “a blocchi” più elementare è in grado di fornirci un quadro di più semplice interpretazione.

Ma torniamo a noi, e iniziamo ad analizzare il nostro woofer montato in portiera. Cosa indicano quei vettori? Indicano le possibili tipologie di onde nell’ambito della riproduzione di un suono in un ambiente.
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David Benoit – Freedom at Midnight

1 12 2007

Pianista d’eccellenza, album molto bello del 1987 pubblicato tre anni più tardi dalla GRP Records, tecnicamente valido ma non troppo impegnativo. Si presta benissimo a qualsiasi tipo di ascolto, qui non parliamo del solito CD da solisti: una decisa verve swing e jazz resa possibile dai numerosi strumenti d’accompagnamento favorisce la musicalità e l’orecchiabilità di tutti i brani. Di particolare interesse sottolineo, oltre alla traccia di ingresso “Freedom at Midnight” che intitola l’opera, la traccia numero 4, “The Man With The Panama Hat”, la numero 6 “Morning Sojourn”, la 7 “Tropical Breeze” ed infine la numero 9, “Del Sasser”.
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